Brian Freeman coi suoi romanzi è riuscito a rendere le zone di Duluth e del Minnesota luoghi terrificanti e misteriosi.
Anche nel Respiro del ghiaccio il lettore viene trasportato e sorpreso ogni volta dall'autore americano.
Senza grandi artifizi ma con pochi e semplici elementi Brian Freeman è un autore che sa il fatto suo e sa come si scrive una bella storia.
Partendo dal suo personaggio seriale, Johnathan Stride, poliziotto della contea di Duluth, in questo romanzo si dipanano due filoni narrativi che, come giusto che sia, troveranno il loro punto di incontro soltanto nel finale.
Da un lato, c'è un killer che rapisce e trucida le donne della contea, dall'altro invece c'è il rapimento di una neonata i cui sospetti gravano sul padre freddo, cinico.
Ovviamente come tutti i buoni thriller ogni capitolo nasconde un colpo di scena o un elemento che permette alla storia di dipanarsi come una macchia d'olio dando al lettore il quadro completo solo una volta conclusa la storia.
Una storia che prevedeva addirittura un finale diverso da come è stato poi pubblicato. In questa edizione possiamo leggere il finale alternativo della prima stesura per farci capire appieno anche cosa si nasconde dietro la costruzione di un'ottima storia come quella appena letta.
Ormai ho finito tutti gli aggettivi per descrivere Freeman. Mi limito a dire leggete i suoi libri e divertitevi. Anzi, spaventatevi!
Autore : Brian Freeman
Titolo : Il respiro del ghiaccio
Anno : 2012
Prezzo : Euro 11,50
Editore : Piemme
- Punti di forza : prosa veloce e serrata ; colpi di scena ad ogni capitolo ; due filoni narrativi che disorientano e avviluppano il lettore
- Punti di debolezza : non rilevanti
- Voto de L'angolo del nero : 7

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