Prendete il conte di Montecristo. Trasformatelo in una donna. Letale e senza scrupoli. Mettetela in un mondo sanguinoso e privo di legge, fatto di antieroi e gente riprovevole. Metteteci pure che questa donna, Monza Murcatto, protagonista del libro, faccia un volo non preventivato da un balcone spinta dal suo datore di lavoro e i suoi più stretti amici. Che si ritrovi in fin di vita e mutilata alla mano in maniera permanente (Abercrombie ha un debole per gli storpi e i mutilati glielo riconosciamo). Frullate il tutto con una sonora dose di incavatura e vendetta che offusca l'animo e la vista e avrete Il Sapore della Vendetta, romanzo ambientato nell'universo della Prima Legge con protagonisti figure minori che hanno reso celebre tale trilogia.
Il libro è imponente, quasi ottocento pagine, ma che non si sentono assolutamente data la magistrale bravura dell'autore di intrecciare scene d'azione violenta, dialoghi al vetriolo ed evoluzione dei personaggi in maniera graduale e intelligente.
Il perno centrale del libro infatti è Monza e il suo sentimento di rivalsa, ma grande respiro è dato anche ai suoi comprimari che l'accompagneranno nel corso della sua impresa : Brivido, l'uomo del Nord alla ricerca di se stesso, Morveer signore dei veleni e la sua apprendista, Shilo Vitari e i due assassini Nicomo Cosca e Ghigno. Il romanzo stesso è costruito sui dualismi e i confronti tra i vari personaggi. Confronti che faranno germogliare reazioni e sentimenti differenti per ognuno di essi.
Tutte pedine sulla scacchiera di Monza in un continuo crescere di tensione e violenza dove ogni capitolo è una testa che cade sotto i colpi della terribile guerriera.
Un libro che conferma l'assoluta bravura di Joe nel tessere trame e storie di spessore, violenza e anche un pizzico di ironia.
Autore : Joe Abercrombie
Titolo : Il sapore della vendetta
Anno : 2014
Prezzo : Euro 24,00
Editore : Gargoyle
- Punti di forza : ironia e violenza mixati a dovere in una storia di vendetta degna del conte di Montecristo in contesto fantasy ; personaggi memorabili e mai banali
- Punti di debolezza : forse un tema abbastanza battuto e banale ma proprio per come è scritto merita grande attenzione
- Voto de L'angolo del nero : 7,5
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