Finita la seconda stagione di True Detective era doveroso scrivere un paio di righe dedicate al Il re Giallo, libro ispiratore della prima stagione della fortunata serie tv e successo del suo autore Robert Chambers.
Dieci racconti che cercano di disturbare, inquietare il lettore seguendo i canoni del racconto gotico d'autore riproducendo (con le dovute differenze) atmosfere affini ai più famosi Poe o Lovercraft.
Chambers cerca di dare un filo conduttore a tutte le sue opere e tale connessione è data dal Re Giallo, un'opera misteriosa che conduce alla follia coloro che la leggono.
Tuttavia il lettore non conosce ciò che contiene tale opera, può solo intuire, fare ipotesi. L'utilizzo poi delle arti come la pittura, la scultura e la musica in maniera distorta portatrici di paura e mistero, i protagonisti delle storie artisti ignari dell'orrore sotteso e dei misteri dell'arte portano il lettore a domandarsi se esiste un universo nascosto lasciando però sempre tutto sospeso.
I racconti che chiudono la raccolta peraltro non citano nemmeno l'opera maledetta ma sembrano un tentativo dell'autore di descrivere l'orrore più reale possibile come la guerra.
In tutti i racconti c'è anche un legame indissolubile tra arte, sogni e la morte, tre apici dello stesso triangolo pur difettando di una morale ben chiara. E' stato forse questo il tentativo di Chambers per codificare l'orrore lasciando il tutto sospeso agli occhi del lettore. Prendere o lasciare.
Una raccolta che sicuramente va letta perché dona una sfaccettatura diversa dalla solita impostazione gotica ma personalmente sono molto più affine alle impostazioni date da Poe e Lovecraft in cui l'arte è presente ma è molto più marcato l'aspetto dell'occulto e di civiltà mitiche e divinità perdute.
Autore : Robert Chambers
Titolo : Il re giallo
Anno : 1895
Prezzo : Euro 12,90
Editore : Vailardi
- Punti di forza : Racconti gotici disturbanti con la giusta dose di tensione; prosa evocativa che rafforza il senso di disturbo in seno al lettore
- Punti di debolezza : il continuo senso di sospensione, l'assenza perenne del perché alla lunga stancano il lettore abituato a certi racconti "standard"
- Voto de l'angolo del nero : 6

Nessun commento:
Posta un commento