"Le donne, i cavallier, l'arme e gli amori...".
Prendete il proemio dell'opera più famosa di Ariosto e ci ritroverete tutti gli elementi essenziali che caratterizzano I cavalieri del Nord, nuova fatica dello scrittore padovano Matteo Strukul.
Un'opera che dimostra ancora una volta la capacità di Matteo di mettersi alla prova tentando (e riuscendo efficacemente) nuove strade evitando il rischio di etichette circoscritte ad un solo genere.
Dopo il ciclo di Mila Zago, dreadlock rossi e katana sempre in pugno, dopo la Padova Ottocentesca e il thriller storico della Giostra dei fiori spezzati, ecco quindi che noi lettori ci imbattiamo in una nuova schiera di personaggi splendidi in un contesto totalmente diverso. Un romanzo storico ambientato in un periodo e una terra ai margini del mondo conosciuto.
Anno Domini 1240. Il viaggio di un manipolo di valorosi guerrieri Teutoni che da Izborsk raggiungerà la terra oltre le foreste. La Transilvania. Utilizzando il più classico topos letterario Matteo tesse la sua trama su questa lunga e perigliosa tratta.
Wolf è il giovane protagonista di questo viaggio in queste terre di confine. Brulle, selvagge dominate dal vento gelido sferzante e la neve candida, dove i lupi ululano alla luce della luna sotto un cielo grigio piombo. Perché la parola di Dio va portata anche in queste terre. Terre selvagge, terre dove la superstizione e l'ignoranza ne fanno da padrone. Come mandare al patibolo una giovane ragazza pensando che sia una strega. Kira. Una ragazza misteriosa dagli occhi come due zaffiri azzurri che fanno immediatamente innamorare il buon Wolf. Ma un Cavaliere non può innamorarsi. Non deve, per il giuramento prestato.
Il romanzo poggia su un sacco di dualismi costruiti ad hoc per renderci i personaggi ancora più reali e veritieri. Come i protagonisti Wolf e Kira anche i loro antagonisti non sono da meno. La guerriera cumana dall'appellativo evocativo (La madre dei Morti), come anche il negromante, Il Kam, portatore della parola della natura e dei suoi segni. Tutti i personaggi del libro presentano fratture nella loro personalità che li rendono più vicini a noi, più vulnerabili creando un empatia globale per tutti.
Non voglio sviscerare la trama nei minimi particolari dico soltanto che gli amanti del genere troveranno battaglie, tradimenti, duelli, inseguimenti e anche "una spruzzata" di fantasy. Una spruzzata dovuta alla possibilità da parte dell'autore di poter giocare con eventi e fatti veri ma che per una mente del 1240 potevano apparire come incredibili, magici e diabolici allo stesso tempo. Stiamo parlando dopo tutto sempre di un romanzo storico. Un libro che ha avuto alle spalle uno studio e una documentazione minuziosa soprattutto per un periodo, quello delle Crociate del Nord, poco battuto e poco conosciuto. Cito tra le fonti dell'autore, il Chronicon Livoniae quella più autorevole.
Una menzione speciale va anche a Multiplayer e alla splendida edizione che compone il libro. Una copertina che sintetizza appieno l'essenza del romanzo e il dualismo tra i due personaggi principali, una mappa interna che racconta per tappe il viaggio di Wolf e delle illustrazioni in bianco e nero che durante tutta la lettura ne impreziosiscono il contenuto e lo rafforzano ulteriormente.
Che dire allora, siete ancora qui?Andate ad acquistarlo subito!
Autore : Matteo Strukul
Titolo : I cavalieri del Nord
Anno : 2015
Prezzo : Euro 16,90
Editore: Multiplayer
- Punti di forza : scrittura veloce, ritmata come un tamburo quasi tridimensionale; i personaggi rimangono impressi nella mente del lettore per i loro tratti e le loro caratteristiche; numerosi colpi di scena durante il viaggio
- Punti di debolezza : romanzo che segue i topoi e canoni del genere e che gioca tutto sui personaggi e la loro caratterizzazione più che sulla trama
- Voto de L'angolo del nero : 7

Nessun commento:
Posta un commento