domenica 5 settembre 2021

Jim Thompson - L'assassino che è in me

 


Se qualsiasi amico mi chiedesse di consigliargli un romanzo sulla mente criminale, L'assassino che è in me sarebbe in pole position insieme a Io ti trovero di S. Stevens. Pubblicato nel lontano 1952 queste 300 pagine di lento delirio dello sceriffo Lou Ford sono un trattato (e una critica) alla follia umana e alla società che ci circonda. Vedere la scissione di personalità lenta ed inesorabile del personaggio principale tutto in presa diretta attraverso la narrazione in prima persona è un godimento perverso da parte del lettore. L'escalation di violenza mixata anche a una ironia malsana rendono questo romanzo un vero capolavoro di genere cui tutti dovrebbero confrontarsi prima di affrontare il genere.

Adorato da Stephen King, il quale alla presente edizione ha curato una interessante prefazione, da questo romanzo hanno tratto una pellicola di successo con Casey Affleck e Jessica Alba. 

Tutta l'opera di Jim Thompson è in corso di ripubblicazione in quanto ha attirato gli occhi di critica e pubblico post mortem (quasi un Dostoevskjj moderno della letteratura nera). 

L'assassino che è in me è la punta di diamante della sua sconfinata produzione, un urlo di disperazione folle, in cui Lou Ford è carnefice ma anche vittima de La Malattia come lui la definisce. Un lento degrado, una spira che soffoca il suo protagonista che si sente accerchiato da una società che non lo capisce e che lui non vuole capire. Questa sua incomunicabilità, questa sua follia si tramuteranno in una scia di violenza senza eguali. Contestualizzando poi il periodo in cui è stato scritto il romanzo questo fu veramente un azzardo, una rottura senza precedenti per esser il 1952 : linguaggio scurrile, ironia violenta, violenza fisica e meccanismi psicologici di un serial killer messi sotto la lente di ingrandimento fanno di queste 300 pagine uno spiazzante romanzo che alla prova del tempo resiste e diverte ancora oggi.

Un romanzo che diventa anche specchio dell'anima di chi legge poichè vede e tocca con mano gli effetti di una società che ignora questo sottobosco, che è sorda a queste "grida d'aiuto" perverse e vede il risultato di questa incomunicabilità con tale universo.

Un libro che per gli amanti del genere non può assolutamente mancare nella propria libreria e un grazie ad Harper and Collins Italia per la ripubblicazione delle opere di questo autore troppo sottovalutato e per fortuna ripreso.


Autore : Jim Thompson

Titolo : L'assassino che è in me

Anno : 1952 (Prima Ed.)

Prezzo : Euro 15,00

Editore : Harper and Collins



  • Punti di forza : Linguaggio torbido, violenza senza precedenti e presa diretta grazie a una narrazione in prima persona ; romanzo di assoluta rottura per l'anno di uscita che lo eleva a vero classico del genere; il tema del doppio e dell'incomunicabilità dell'uomo trattato in forma di romanzo nero è una perla da stringere e godere per il lettore

  • Punti di debolezza : non rilevanti classico di genere che si divora

  • Voto de L'angolo del nero : 8

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