TRAMA
Piccoli capolavori di realismo macabro che mescolano amore e sofferenza, superstizione e apatia, compassione e rimpianto, le storie di Mariana Enriquez prendono forma in una Buenos Aires nerissima e crudele, vengono direttamente dalle cronache dei suoi ghetti e dei quartieri equivoci. Sono storie che emozionano e feriscono, conducendo il lettore in uno scenario all’apparenza familiare che si rivela popolato da creature inquietanti. Vicini che osservano a distanza, gente che sparisce, bambini assassini, donne che s’immolano per protesta. Quello di Mariana Enriquez è un mondo dove la realtà accoglie le componenti più bizzarre e indecifrabili della natura umana, e dove il mistero e la violenza convivono con la poesia. Sullo sfondo di un’Argentina oscura e infestata dai fantasmi, con la sua brillante mescolanza di horror, suspense e ironia, Le cose che abbiamo perso nel fuoco ha fatto di Mariana Enriquez la risposta contemporanea a Edgar Allan Poe e Julio Cortázar, la voce più interessante della nuova letteratura sudamericana. Una voce intensa e diretta, che racconta di personaggi brutali e talvolta buffi trascinando il lettore in una spirale fascinosa e disturbante, cui è difficile resistere.
COMMENTO
Una voce originale nel panorama della letteratura sudamericana moderna. Una scrittrice della next gen argentina che ha saputo prendere dalla tradizione passata ( le visioni magiche di Cortazar su tutte) ma ha anche saputo rubare ad autori come Stephen King o Lovercraft per dare a quelle visioni anche un'aura onirico horrorifica di tremendo impatto.
Tutte le sue storie vengono poi codificate fra le strade di Buenos Aires, vera protagonista a mio modo di vedere di tutte le vicende. Una casa stregata, un tour fra fantasmi di serial killer, donne che bruciano per protesta. La violenza delle strade della capitale argentina si fonde con la poesia e il folklore, un cuore nero pulsante che sembra dimenticato, celato alla vista come il il Riachuelo. Una realtà cruda che viene rafforzata dagli orrori onirici e visioni distorte.
Sono racconti da leggere e godere scritti in maniera fluida e mai banale dove il gioco di contrasti tra orrore e poesia, realtà e sogno cattura il lettore ad ogni suo passo.
"Siamo in molti a considerare Mariana Enriuez una delle voci più talentuose della nuova letteratura argentina, forse la più originale di tutte" (Andrés Neuman)
Elenco dei racconti :
Il bambino sporco
L'Hosteria
Gli anni strafatti
La casa di Adela
Pablito inchiodò un chiodino : un'evocazione del Petiso Orejudo
Ragnatela
La fine della scuola
Zero carne su di noi
Il cortile del vicino
Sotto l'acqua nera
Verde rosso arancione
Le cose che abbiamo perso nel fuoco
Autore : Mariana Enriquez
Titolo : Le cose che abbiamo perso nel fuoco
Anno : 2016
Prezzo : Euro 16,50
Editore : Marsilio
- Punti di forza : horror e poesia si fondono col realismo di una città che diventa vera protagonista di ogni racconto; grande attenzione al folklore che rafforza quella sensazione e quel disturbo tipica delle storie di orrore ; prosa avvolgente poetica e nello stesso tempo cruda e violenta
- Punti di debolezza : la prosa a volte è talmente onirica e visionaria da perdersi e non capire più dove ci si trova, per alcuni potrebbe essere straniante
- Voto de L'angolo del nero : 7

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