Con Il Mezzo Re Joe Abercrombie inaugura una nuova trilogia (dal nome Trilogia del Mare Spezzato) in cui immerge il lettore in un nuovo universo tutto da scoprire, fatto di tribù, pirati, uomini senza scrupoli e tanto misticismo (da non confondere con magia).
La bravura di Abercrombie sta proprio nel ricreare, come il capostipite George Martin, un real fantasy, mai abusando di elementi come magia, negromanti o altri clichè tipici di questo genere.
Anche il Mezzo Re segue queste regole : il mondo del Mare Spezzato è un mondo fatto di credenze e di miti ma l'elemento fantastico è visto in lontananza come le numerose rovine elfiche che incontra il protagonista Yarvi nel suo periglioso viaggio.
Rispetto alla trilogia della Prima Legge che ha fatto conoscere al mondo quest'autore, il romanzo ha un unico punto di vista, quello del principe Yarvi, uomo menomato nella mano, incapace di combattere in un mondo fatto di uomini duri come l'acciaio, ma capace di utilizzare furbizia e intelletto fuori dal comune tanto da adire al ruolo di ministrante del regno (l'equivalente di consigliere del re ma con caratteristiche da druido).
Tuttavia il destino decide diversamente per Yarvi : padre e fratello cadono vittime di un'imboscata e lui deve quindi salire allo Scranno Nero. Diventare Re. Peccato che, tradito nel portare la vendetta ai suoi nemici, inizierà una rocambolesca epopea per completare la sua vendetta a coloro che gli hanno voltato le spalle. E proprio qui, Abercrombie conferma la sua bravura di evoluzione e sviluppo dei personaggi facendoci apprezzare Yarvi in tutte le sue sfaccettature possibili.
Il libro scorre veloce e si legge con piacere grazie alla prosa sempre evocativa e vivida dell'autore inglese. Se vogliamo trovare alcuni difetti a questo romanzo è sicuramente il fatto di avere meno ironia rispetto ai precedenti romanzi (il gioco tra pensato e detto dell'Inquisitore Glotka della prima legge o di Bremer dan Gorst di The Heroes erano stati geniali) e anche il fatto di adeguarsi al più classico dei temi fantasy : il classico viaggio epopea per adire al ritorno, al raggiungimento di qualcosa.
Il tema della vendetta poi è il tema più classico dei romanzi ma su quello non mi soffermo poiché è il topos forse più utilizzato in letteratura ma anche il più congeniale a questo tipo di storia per lo sviluppo di un personaggio. Non si può non amare Yarvi, da povero inetto sfigato delle prime pagine, a subdolo calcolatore delle ultime con un finale a sorpresa che non svelerò. Un eroe grigio, come piacciono a noi, credibile e reale fatto di emozioni e pensieri violenti. Una buona prova di Abercrombie che però non raggiunge i livelli della prima sua trilogia.
Autore : Joe Abercrombie
Titolo : Il Mezzo Re
Anno : 2014
Prezzo : Euro 16,00
Editore : Mondadori
- Punti di forza : sviluppo originale del personaggio ; mondo real fantasy bello e credibile ; finale a sorpresa ; personaggi duri e crudi assenza dell'eroe classico e buono
- Punti di debolezza : linearità della narrazione rispetto alle sue più originali produzioni ; l'ironia dei personaggi è molto meno marcata adeguandosi così al fantasy più classico ; prezzo alto per trecento pagine scarse che si leggono in due giorni
- Voto de L'angolo del nero : 6

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