Massimo Carlotto torna in libreria e lo fa con il suo personaggio più amato. Marco Buratti, L'Alligatore, investigatore privato col blues nel sangue e il vizietto del calvados. Ma questa volta l'autore padovano ha voluto alzare la posta : nello stesso romanzo ha messo un'antagonista con gli attributi. Giorgio Pellegrini. Per chi non lo conoscesse andarsi a leggere subito Arrivederci amore ciao e Alla fine di un giorno noioso. Un personaggio che definirlo disturbante (aggiungerei una sfilza di aggettivi ben più colorati) è un eufemismo. Sullo sfondo della sempreverde Padova, Buratti e gli storici amici di mille battaglie (Rossini il bandito e Max la Memoria) saranno sulle tracce di un professore universitario scomparso. Una persona qualunque ma che innegabilmente scoperchierà un vaso di Pandora ben più complesso ed articolato (da qui il significato del titolo del romanzo). La prosa di Carlotto è come sempre avvolgente, carismatica. Porta il lettore dove vuole lui senza lasciargli nemmeno il tempo di respirare. Serrata e chirurgica come un bisturi si arriva alla fine del romanzo in un battito di ciglia (unico neo a queste duecento pagine).
Gli amanti dell'Alligatore ringrazieranno per il gradito ritorno, quelli di Pellegrini ancor di più. Operazione nostalgia ben riuscita.
Autore : Massimo Carlotto
Titolo : La Banda degli Amanti
Anno : 2015
Prezzo : Euro 16,00
Edizioni : E/O
- Punti di forza : Personaggi rodati che mettono subito "sul pezzo" il lettore ; scrittura veloce e serrata come nella miglior tradizione "Carlottiana" ; tema trattato originale ; confronto tra due mostri sacri della produzione dell'autore padovano
- Punti di debolezza : un lampo nella lettura purtroppo
- Voto de L'angolo del nero : 7

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