Quando penso al Professionista penso all'avventura e all'azione. Quelle con la A maiuscola. Un mondo fatto di complotti, mondi esotici, criminali senza scrupoli e donne toste.
Al centro ovviamente lui, Chance Renard, il Professionista. Un lupo solitario che si trova a suo agio sia ad assaltare un monastero sui picchi della Mongolia che ad ascoltare Jazz in un locale di New Orleans.
In questa avventura poi, Stephen Gunn si è decisamente superato. Forse uno dei migliori episodi, se non il migliore della serie.
Un'avventura che porta il nostro combattente free lance sulle tracce di un complotto internazionale legato ad una ONG ed Haiti.
La bravura di Stephen è stata fondere i soliti elementi che ci fanno adorare questa serie (azione al cardiopalma, luoghi esotici ai confini del mondo) con elementi nuovi e freschi che rimandano a James Bond di vivi e lascia morire a True Detective (la prima serie) e alle leggende dei pirati. In una parola: Voodoo.
Il mistero dei suoi riti e la paura che esso incute sono un elemento che dà assolutamente una marcia in più a questo romanzo (c'è una scena che si svolge all'interno di una casa degna dei migliori film dell'orrore).
Se poi ci condiamo il tutto con elementi di Sons Of Anarchy e le atmosfere sulfuree del Bayou di James Lee Burke capite bene che abbiamo una miscela assolutamente esplosiva tra le mani.
Quindi che aspettate?Siete ancora qui a leggere le mie righe? Correte in edicola o prendetelo in e-book! In attesa della prossima avventura.
Autore : Stephen Gunn
Titolo : Asso di spade
Anno : 2015
Prezzo : Euro 4,99
Editore : Mondadori (collana Segretissimo)
- Punti di forza : azione frenetica ; luoghi misteriosi e ben descritti ; l'elemento mistico e leggendario crea una cornice forte che dona al romanzo più potenza credibilità
- Punti di debolezza : ne vorremmo leggere subito un altro poiché dura troppo poco
- Voto de L'angolo del nero : 7,5

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