lunedì 7 dicembre 2015

Don Winslow - Il Cartello



In una parola : CAPOLAVORO. La narcoepopea tra Art Keller, poliziotto tormentato dai morti e dai demoni interiori e Adan Barrera, il capo del Cartello di Sinaloa, non poteva avere conclusione più degna.
La vicenda di questo romanzo copre un arco temporale più breve rispetto al Potere del Cane: dieci anni scarsi rispetto ai trent'anni del libro precedente. Ma qui ci sono molti più fatti e numerosi morti in più.
Perché la guerra, e non può essere altrimenti definita, non si combatte più solo con il Grande Fratello americano. Ma anche all'interno, tra i vari cartelli. Il Messico da spartirsi come una ricca torta. I confini con gli Stati uniti, i suoi porti sul mare. Ogni luogo diviene pomo di discordia tra le varie fazioni.
Il Cartello del Golfo, Los Zetas, La Familia. In questi ultimi anni Il Messico è stato un campo di battaglia che ha generato cellule cancerogene all'interno dell'organismo dei Cartelli. Organizzazioni che dal giorno alla notte prima si trovavano in guerra tra loro per poi allearsi contro un'altra fazione nel giro di pochi giorni. La follia al comando. Un terreno di caccia per la lotta al potere e alla supremazia. Perché il denaro, la droga e il potere politico sono bocconi troppo ghiotti per non desiderarli. In questo romanzo troviamo le stesse atmosfere che ci hanno fatto adorare il suo illustre predecessore amplificate poiché la violenza, le azioni sanguinose raggiungono numeri indicibili. Teste tagliate, persone bruciate vive, donne e bambini trucidate. Al lettore vengono i brividi per come tale scenario sia stata la quotidianità in quel paese.
Sono 879 pagine che si divorano in pochi giorni. I personaggi sono delineati con la giusta dovizia e i due protagonisti, Keller e Barrera sono le due facce della stessa medaglia. Legati a doppio filo dalla vendetta rappresentano perfettamente la solitudine dell'uomo nelle più diverse declinazioni. Una solitudine che vive anche il concetto di verità. L'informazione e i giornalisti sono un'altra vittima di questa sanguinosa guerra : tutta la parte centrale del romanzo è dedicata al massacro nella valle di Juarez e della delicata situazione che  i giornalisti ricattati dalle diverse fazioni in gioco devono sopportare ogni giorno.
Leggendo questo romanzo mi viene da pensare che tutto quello che Winslow ha scritto in precedenza fosse solo un piccolo palliativo, un modo per riempire gli scaffali mentre sotto lavorava e si dedicava a questa moderna "Guerra e pace della lotta alla droga"(cit. Ellroy). Impatto narrativo devastante.

Autore : Don Winslow
Titolo : Il Cartello
Anno : 2015
Prezzo : Euro 22,00
Editore : Einaudi


  • Punti di forza : mantiene la forza del "Potere del cane"; minuzioso lavoro di ricerca documentando nascite delle nuove fazioni criminali, i morti, i fatti mescolando il tutto con una prosa narrativa di tipo colloquiale e giornalistico che dona un totale realismo alla vicenda; 879 pagine che non soffrono in alcun passaggio di rallentamento nemmeno nella parte centrale quando Keller e Barrera diventano personaggi secondari

  • Punti di debolezza : nessuno


  • Voto de L'angolo del nero : 10



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