mercoledì 6 aprile 2016

Mirko Zilahy - E' cosi che si uccide



Sintetizzare in poche righe di riflessione questo bel romanzo d'esordio è difficile. Si potrebbe definirlo un thriller che segue l'onda dei maestri americani. Ma poi ci si scontra con la figura del commissario Mancini, tormentata e vera nel suo dolore e senso di colpa per la perdita dell'amata Marisa e non ritrovi il classico eroe americano solitario pronto a sfidare il mondo ma una persona che lentamente sta andando a fondo, trascinato dai suoi demoni e sempre più lontano dall'universo tangibile (il simbolo dei guanti che Mancini porta sempre addosso è emblematico). Un miscuglio di citazioni da Edgar Allan Poe a Oscar Wilde. Tanta letteratura, moderna e non, vestita a festa con l'abito del thriller.
E poi c'è Roma. La classica città fatta di scavi millenari sormontata dalla cupola di San Pietro?Assolutamente no. Qui c'è la Roma dell'acciaio, la città che come un cancro (non uso questa parola a caso) è cresciuta sulle ceneri del passato creando cimiteri metastatici fatti di giunture metalliche e monoliti silenziosi. Il Gazometro, il Mattatoio di Testaccio e la stessa San Paolo fuori le mura divengono simboli di una Roma nascosta che osserva silenziosa il mutare degli eventi intorno a lei. Il tutto sotto una pioggia incessante degna di Blade Runner che purifica ma che cela e cancella i segni dell'orrore. Nasconde le tracce dell'Ombra, questo serial killer che colpisce apparentemente senza uno schema preciso. Violenza pura che colpisce allo stomaco chi legge. L'efferatezza e la metodicità dei colpi inferti alle vittime sembrano non avere alcuno scopo. Eppure...
Un romanzo dove la rabbia si mescola al dolore, il senso di colpa a quello di giustizia. C'e talmente mescolanza di sentimenti e sensazioni (la mia storia personale mi ha portato persino a simpatizzare con il killer per farvi avere un'idea) che forse catalogarlo come semplice thriller sarebbe riduttivo.
E' un romanzo in cui il tratto femminile è molto marcato. Mancini è accerchiato da due figure femminili differenti (Caterina e Giulia) ma sopratutto su di lui aleggia lo Spettro della moglie defunta, vera calamita accentratrice (ho quasi notato echi di Spoon River pensando a questo personaggio).
Insomma capite bene che ci sarebbe da parlare per ore dei numerosi spunti che questo romanzo offre. 
E' cosi che si uccide diventa un vero ibrido di genere tra il thriller e il romanzo di formazione, tra il giallo e il romanzo d'introspezione. In sostanza gli ibridi, le contaminazioni ci piacciono da morire.
L'unica cosa da fare è correre in libreria ed andarlo ad acquistare anche perché questo è solo il primo volume di una trilogia...


Autore : Mirko Zilahy
Titolo : E' cosi che si uccide
Anno : 2016
Prezzo : Euro 16,40
Editore : Longanesi



  • Punti di forza : Roma sotto una luce (o dovrei dire una pioggia) totalmente diversa ; serie di personaggi veri, credibili e che creano empatia con il lettore pagina dopo pagina (persino il killer); violenza cruda e vivida che colpisce da subito chi legge senza alcun compromesso

  • Punti di debolezza : la seconda parte rallenta un poco il ritmo della storia a causa di una maggior introspezione e analisi interiore dei personaggi e del suo protagonista

  • Voto de L'angolo del nero : 7,5

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