lunedì 30 luglio 2018

Guillaume Musso - Central Park




Primo libro di Musso che leggo ed ho sentimenti contrastanti. Un romanzo che fino alle venti pagine finali ti stritola, ha un ritmo serrato.
Il lettore viene completamente guidato dall'autore alla ricerca spasmodica del perché queste due persone, una poliziotta di nome Alice, e un pianista Jazz di nome Gabriel sono incatenati ad una panchina nel bel mezzo di Central Park.
Poi arrivi alla risoluzione del mistero e a differenza di molti con cui mi sono confrontato, mi ritrovo in gran parte deluso. 
Per la discrepanza tra il ritmo da Corvette tenuto nelle pagine precedenti e il dover trovarsi su una Panda a Metano (con tutto il rispetto di chi possiede tale mezzo) proprio sul finale.
E per la coerenza sopratutto: se si voleva  creare un thriller psicologico con un determinato pathos che si trasforma in qualcosa d'altro genere (non dico nulla se no rischio lo spoiler)  coloro che,tra cui il vostro recensore, si aspettano un qualcosa tipo alla Sebastian Fitzek (fuoriclasse riconosciuto per questo genere) ed invece rimangono con un pugno di mosche.
Merito di essere andati in fondo sicuramente alla scrittura di Musso : veloce e capace di tenere la giusta tensione che si perde alla fine...


Autore : Guillaume Musso
Titolo : Central Park
Anno : 2017 
Prezzo : Euro 12,00
Editore : Giunti


  • Punti di forza : affresco di New York molto carino e ben descritto ; Scrittura coinvolgente e ben strutturata

  • Punti di debolezza : finale molto al di sotto delle aspettative delle pagine che lo precedono

  • Voto de L'angolo del nero : 6







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