TRAMA
Non lo direste mai, incontrandoli per strada in un giorno d'estate a Torino. Non indovinereste che sono quattro ex detenuti fuggiti dalla Francia. Dal momento in cui il furgone che li stava portando al carcere di Lione è stato coinvolto in un disastroso tamponamento, sono scappati oltreconfine e si sono rifatti una vita. A unirli, da allora, è quell'enorme segreto. Marsigliese, ex rapinatore di banche, Max Ventura ha messo in piedi un ristorante. Grazie alla buona cucina e all'amore della sua compagna, i clienti non mancano mai. Algerino con profondi occhi azzurri e il viso segnato da un passato dissoluto: lui è Abdel. Ex ladro di professione, ha aperto un'officina di auto d'epoca. Una criniera di ricci disordinati, lo sguardo ombroso, Sanda, origini malgasce, non passa inosservata. È socia di una palestra di arti marziali e di certo il fisico non le manca, dopo aver ballato per anni al Crazy Horse di Parigi. Non si può non notarla per la sua malinconia piena di fascino: lei è Victoria, alsaziana. È stata coinvolta in una truffa dal compagno e ora ha ricominciato con il cuore spezzato e una figlia. Ma un giorno tutto cambia, di nuovo. Uno strano individuo si presenta al ristorante di Max. Si fa chiamare Numero Uno. Irromperà nelle loro esistenze per sconvolgerli, trascinandoli in una storia pericolosissima che riporterà a galla il loro passato. Tra vite spezzate e voglia di ricominciare, entra in scena una irresistibile banda di investigatori di cui non potrete più fare a meno.
COMMENTO
Una Piacevole scoperta di una nuova serie a firma di Enrico Pandiani per Nero Rizzoli.
Con Fuoco, l’autore torinese ribalta alcuni temi già riproposti nella fortunata serie de Les Italiens utilizzando come teatro di azione la sua Torino e quattro personaggi che per miracolo si sono lasciati alle spalle il loro passato criminale.
Max Ventura, Sanda, Abdel e Vittoria si sono rifatti una vita nel capoluogo piemontese lasciandosi alle spalle quella notte, quell’incidente e quella fuga tra i campi francesi che ha legato indissolubilmente i loro destini e i loro futuro. Una formula questa scelta dall’autore che risulta vincente : i nostri protagonisti non sono i classici buoni (Alligatore di Carlotto docet), ma personaggi a tutto tondo con i loro errori e debolezze createsi in un passato nebuloso. Passato dal quale non si può scappare e dal quale bisogna ripianare i debiti. Debiti che prendono le sembianze di un personaggio misterioso che sembra conoscere ogni virgola del passato dei nostri personaggi. Numero Uno, cosi si fa chiamare chiederà loro di saldare il loro debito col passato alla ricerca della verità su un caso di incendio archiviato di fretta e furia.
Il ritmo è alto, la scrittura mai banale e Pandiani non lesina sulle scene d’azione che ricordano i migliori thriller internazionali.
La Torino che ci viene rappresentata è sopratutto quella della periferia, dei losers lontana dall’elegante centro e dai suoi portici donandoci oppressione e straniamento. Il senso poi che stia accadere qualcosa di drammatico da un momento all’altro permea tutto il romanzo fino ad arrivare alle escalation finale di azione quando il vaso di Pandora verrà scoperchiato definitivamente
Un bel romanzo che inaugura una serie che sono sicuro vedrà altri “casi” per questi investigatori poco convenzionali e che li metterà sempre più a dura prova. Quando cerchi poi da scappare dal passato, lui come un bravo segugio ti ritrova sempre…
- Punti di forza : ribaltato il punto di vista del classico investigatore, formula vincente già oliata dai migliori scrittori di genere ; Torino di periferia che opprime e rafforza lo straniamento; personaggi originali che sono sicuro verrano mano a mano nella serie sempre più tratteggiati in maniera definita e sfaccettata.
- Punti di debolezza : alcuni passaggi sono intuibili pero non rovinano il complesso del romanzo
- Voto de l'angolo del nero : 7
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