domenica 27 novembre 2022

Tullio Avoledo - Non è mai notte quando muori





TRAMA

Tutto comincia con una piccola barca che appare all’orizzonte sul mare dei Caraibi. Ne scende un bizzarro avvocato inglese vestito di bianco, latore di una proposta impossibile da rifiutare per l’ex poliziotto violento e politicamente scorretto Sergio Stokar. Dopo due anni passati su un’isola che da prigione è diventata un rifugio durante la pandemia, Stokar deve rimettersi di nuovo in gioco. È il suo avversario di sempre, il potente Alemanno Ferrari, a farlo arruolare di forza in un’impresa pericolosa, ai limiti del suicidio: riportare a casa vivo il figlio di un oligarca russo, scomparso in un paese nordafricano in preda al caos e dominato da una feroce dittatura. Per compiere la sua missione, Sergio dovrà mettere in campo tutta la sua rabbia e la sua intelligenza, in una ricerca che lo porterà dal Belize a Mosca e a Pechino, fino al cuore di tenebra dell’Ard Alshams. Gli anni passati fuori dal mondo l’hanno cambiato, ma non troppo. Rimane un rullo compressore fatto uomo, un insolito connubio di muscoli e cervello, con molti dubbi e una sola certezza: il Male va combattuto a ogni costo. Lungo un viaggio costellato di minacce e imprevisti, Stokar incontrerà nuovi amici e soprattutto nuovi nemici, scoprendo che non sempre è facile distinguere gli uni dagli altri.
Fra dialoghi serrati e ironici da hard boiled e una trama mozzafiato, il seguito del fortunato Nero come la notte regala al lettore azione e colpi di scena, ambientazioni inedite e una galleria di personaggi indimenticabili: dall’oligarca Oleg Suvarin all’avvocato Allenby, dallo yazida Adham all’enigmatica e affascinante Mei Wei. Aprendosi di forza la strada in un mondo segnato dalle conseguenze del contagio e da nuovi e insospettabili equilibri di potere, Stokar ritroverà le tracce di Elena, il suo amore perduto, dovrà fare i conti con nuovi dolorosi tradimenti e capirà che comunque, anche in un tempo in cui tutto è apparenza e inganno, la vita può ancora offrire rifugi e approdi inaspettati.


COMMENTO

Avoledo costruisce un solido noir dalle atmosfere cyberpunk riprendendo il fortunato personaggio Sergio Stokar di Nero Come la notte. 

Un viaggio al termine della notte dove il nostro protagonista viene "ripreso" su un'isola deserta dove era in esilio da due anni (rimandi ai romanzi di pirati e alla serie Monkey Island sono palesi) per esser catapultato nel mondo post pandemia. Lo scopo : recuperare il rampollo di un'oligarca russo in un posto dimenticato da dio degno delle atmosfere post apocalittiche di videogame e manga giapponesi. Tra dialoghi serrati e personaggi ambigui Avoledo tesse la sua trama come un ragno catturando il lettore per le quasi cinquecento pagine creando personaggi indimenticabili degne delle migliori cyberpunk novel : penso all'avvocato Allenby e alla misteriosa Mei Wei che seguono come il gatto e la volpe le gesta di Stokar. Un Sergio che sembra esser meno cane rabbioso rispetto al precedente romanzo ma che non lesina la sua "garra" e il suo essere un toro che carica fino  all'obiettivo prefissato. Tensione, azione e critica sociale si fondono nelle righe di Tullio

 Un libro solido, concreto e ringhioso come lo stile di Avoledo ci ha abituato negli ultimi anni dove ogni capitolo pur "odorando" di fantascienza nasconde un forte senso critico verso il mondo di reale, verso la sua politica globale e verso la sua lenta inesorabile autodistruzione.


Autore : Tullio Avoledo

Titolo : Nonè mai notte quando muori

Anno : 2022

Prezzo : Euro 19,00

Editore : Marsilio



  • Punti di forza : personaggi e ambientazione cyberpunk che strizzano l'occhio anche ai manga e ai videogame post apocalittici ; prosa veloce e incisiva ricca di azione e colpi di scena

  • Punti di debolezza : nessuno in particolare consiglio però la lettura di Nero come la notte prima di intraprendere la lettura di questo secondo capitolo

  • Voto de L'angolo del nero : 7


 

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